La lezione dei vini dei Colli Berici

Nei vini Piovene Porto Godi si scopre la lezione del tempo: bisogna avere pazienza, saper attendere per poter essere ricordati. Perché c’è un segreto per creare vini di elevata qualità: permettere al frutto di invecchiare, di raccontare la sua storia. Dentro ogni bottiglia c’è il ritmo della terra, la forza di un vitigno, la voce del sole. Bisogna lasciar solo che il tempo si esprima, senza dimenticare di seguire la vocazione di un luogo, come la preferenza dei Colli Berici per i vini rossi.

La svolta del tempo per i vini Piovene Porto Godi è agli inizi degli anni novanta. La vigna si rinnova, con i vigneti reimpiantati secondo moderni sistemi qualitativi. Filari più ravvicinati e una resa per pianta più bassa, con impianti fitti a potatura corta con tutti i trattamenti eseguiti nel massimo rispetto per l’ambiente. E nel frattempo in cantina l’uva si lascia imbottigliare e affinare per lunghi mesi.

Non tarda ad arrivare nemmeno l’intuizione di Tomaso di dare vita al primo vino da lungo invecchiamento prodotto con le uve di Tai Rosso, il Thovara. Il Tai Rosso, vitigno autoctono dei Colli Berici, era diffuso fino a quel momento come un vino leggero, di facile beva. Si è scelto di recuperare la vocazione di questo vitigno, affinando il vino per lunghi mesi, al fine di ottenere vini importanti e longevi.